Le foto di Raffaella Milandri

Viaggiatrice solitaria, fotografa e scrittrice, attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, Raffaella Milandri
usa le sue foto , libri e filmati come mezzo di denuncia di ingiustizie e violazioni dei diritti umani.
Come attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, porta avanti campagne e petizioni in favore di boscimani, pigmei
e altri popoli vittime di ingiustizie e a rischio di estinzione ,
divulgando scottanti inchieste . Attualmente sta portando avanti una petizione per la Giornata Mondiale dei Popoli Indigeni.
Si impegna anche in campagne informative sul turismo responsabile nei Paesi in via di sviluppo.


Fotografa e scrittrice (Io e i pigmei, editore Polaris, uscito a novembre 2011 e La mia tribù, in uscita a maggio 2013)
è stata spesso ospite televisiva e radiofonica (di Maurizio Costanzo, Licia Colò etc) e ha ricevuto anche premi in riconoscimento del suo impegno umanitario.
Numerosi gli articoli sui suoi viaggi, su quotidiani e riviste .
PRESENTAZIONE
Dice Raffaella Milandri : "Viaggiare non vuol dire visitare luoghi, ma percepire l'animo dei popoli". Fotografa umanitaria e attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, viaggiatrice solitaria, si dedica alla fotografia intesa come strumento di sensibilizzazione, denuncia e comunicazione sul tema dei diritti umani e delle problematiche sociali . Con particolare attenzione ai popoli indigeni. Raffaella Milandri si impegna altresì in campagne informative sul turismo responsabile con raccomandazioni a chi viaggia nei Paesi in via di sviluppo.
IMPEGNO SOCIALE
" Avverto una incredibile urgenza nel mio viaggiare e documentare le discriminazioni razziali e dei diritti umani. La globalizzazione avanza a passi rapidi, ma nel caso dei popoli indigeni essa non porta con sè il Progresso positivo, spesso anzi accelera il processo di estinzione di popoli che da decine di migliaia di anni vivono nelle stesse terre, legati alle loro tradizioni e culture uniche e irripetibili. Sono, tutt'oggi, in atto nel mondo incredibili persecuzioni nel nome del denaro e della avidità. I popoli indigeni, proprio perchè legati ad antiche culture, e immuni ai nostri valori occidentali, stanno vivendo tuttora, in chiave moderna, i genocidi e le ingiustizie di cui sono state ben note e sfortunate vittime i nativi americani fin da 500 anni orsono ."
Raffaella Milandri si impegna in campagne informative e di denuncia attraverso foto, filmati e interviste diffusi su media e social network: lancia appelli, raccoglie firme e missive di denuncia da inviare a Organizzazioni internazionali, Presidenti e Ministri di diverse nazioni, tra cui Sonia Gandhi e il Commissariato per l’eliminazione delle Discriminazioni Razziali dell’ONU. Raccoglie e sollecita altresì petizioni a favore della adesione dell'Italia alla ILO 169, una importante convenzione internazionale a favore dei diritti umani dei popoli indigeni.
MODALITA' OPERATIVA
I suoi viaggi sono estremamente spartani e avventurosi. Preferibilmente in fuoristrada.
"Mi spoglio delle mie impalcature mentali da occidentale per poter essere accolta nella mia essenza di essere umano, che fra gente semplice e genuina è sempre benvenuta"
Durante i suoi viaggi in solitaria cammina e vive con la macchina fotografica al collo, indaga con estrema curiosità, si siede fra la gente, beve, mangia e parla con loro, spesso ospite delle loro abitudini e cerimonie. "Costruisco il mio cammino giorno per giorno. Unico bagaglio sostanzioso: macchina fotografica, videocamera , e un net-book con la quale collegarmi in diretta su Facebook per raccontare le mie giornate. "
Nessuna posa o situazione è creata nelle opere di Raffaella Milandri: la fotografa riproduce realtà e situazioni così come appaiono, cercando di ridurre al minimo il suo impatto sull’ambiente circostante.
“ Viaggiare in solitaria crea il necessario distacco dal mio quotidiano: mi “abbandono” ai modi di vivere dei popoli che sto visitando, mi immergo “incontaminata” nella loro cultura e ne respiro l’essenza, in una dimensione spirituale ideale per la mia ricerca. Mi assimilo alle genti per catturarne l’immagine autentica, in momenti carichi di intenso significato emozionale. Il mio terzo occhio è la macchina fotografica, con la quale cristallizzo il quotidiano in un momento senza tempo. Adatto sempre i mie abiti e i miei gesti alla cultura locale. Ho un profondo rispetto per le diverse religioni e culture in tutte le loro esternazioni. " Dice Raffaella Milandri: "Amo la gente semplice e sono fiera di essere una di loro."

CONTATTI
Su Facebook i suoi account http://www.facebook.com/?ref=home#!/raffaella.milandri e
http://www.facebook.com/raffaella.milandri2
Email raf999@libero.it

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