"mi chiamo come il fiume che battezzò colui nel cui nome fui posto in posti bui, mica arredati col feng shui. Nella cella reietto perchè tra fede e intelletto, ho scelto il suddetto, Dio mi ha dato un cervello, se non lo usassi gli mancherei di rispetto, e tutto crolla come in borsa la favella nella morsa, la mia pelle è bella arsa, il
processo della farsa.
Adesso mi tocca tappare la bocca nel disincanto lì fuori, lasciatemi in vita invece di farmi una statua in Campo Dei Fiori.
Mi bruci per ciò che predico, è una fine che non mi merito, mandi in cenere la verità perchè sono il tuo sogno eretico, io sono il tuo sogno eretico io sono il tuo sogno eretico io sono il tuo sogno eretico ammettilo sono il tuo sogno eretico" (Caparezzza "Il tuo sogno eretico")