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Radici
10 Giugno - 31 Luglio 2010

Radici


Foto di Piero Biason

INFORMAZIONI:
vernissage: Giovedì 10 giugno ore 18,00
dove: Genova (GE)
presso: Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso, Via Giuseppe Garibaldi 18
orari: da martedì a venerdì 9-19; sabato domenica 10-19 Chiuso il lunedì
biglietti: ingresso libero

L’Auditorium di Palazzo Rosso ospita, nel ciclo d’iniziative di GenovaFotografia, un’accattivante ed emozionante mostra di Piero Biasion. Biasion, genovese per scelta, fotografo professionista ormai acclarato nel mondo della moda, anche se ama rimanere appartato, dedica alla città d’adozione un percorso complesso, in ogni tappa del quale propone una lettura originale della città, fatta di riflessioni ed emozioni, espresse attraverso belle immagini.

Un omaggio sincero e appassionato, una città inedita ma non sconosciuta, e nel contempo una serie di riflessioni critiche sperimentali sul passaggio dall’immagine analogica a quella digitale.

Strade lastricate di focaccia
Esistono artisti (fornai e scalpellini) che con i segni della scrittura operano non nei musei ma nella vita di tutti i nostri giorni, alcuni con opere che durano un giorno, altri con opere che durano secoli, su quelle pietre… la magia del segno tra serialità ed eccezione.

A ciu bella
“Avevo il progetto di fotografare dall’alto di un elicottero quell’intrico di vie che sono i vicoli : quegl’ insiemi che con le linee delle lettere formano le parole della dedica alla città.
Anno dopo anno i permessi non sono mai arrivati ed allora ho risolto invertendo i fattori - invece che dall’alto questa volta dal basso - a ciù bella.”
Il contrasto tra luce ed ombra è la base grafica per scrivere una dichiarazione fatta e realizzata scrivendo anche attraverso l’azione del percorrere passo dopo passo la città antica.
E come ogni passo è diverso allo stesso modo ogni immagine porta elementi di vita.

L’altro cielo
Da quelle strette fessure di cielo compresse tra le grondaie ad un altro cielo, quello riflesso negli specchi d’acqua del porto vecchio: un inventario d’acqua, un campionario tipologicamente giocato tra elementi geografici, temporali nonché fotografici.

I limiti del cielo
Ma anche il celo ha i suoi limiti : quelli tra i palazzi ottocenteschi e liberty sono fatti di merletti che ho ricucito a modo mio, è un lavoro basato sull’azione/ricomposizione della realtà.

Teatro sulla strada
Quante voci, quante occhiate vellutate, sberleffi, minacce, sguardi d’odio, per la strada anche quando non c’è nessun passante: in realtà per chi sa vedere c’è un assordante teatro animato che dietro ogni angolo, da ogni facciata ti chiama, ti lusinga, ti minaccia, coi suoi mille mascheroni…

Parole per dirlo
Se sei attento ai crocevia potrai trovare poesie misteriose, tiritere e filastrocche nate a quegl’incroci di parole, nomi, vicoli: parole per dirlo.
E’ uno dei lavori nati sulla riflessione dei formati fotografici e le loro relazioni, in questo caso il quadrato della ripresa si relaziona dialogando con il soggetto rettangolare in rimandi tra tutti gli elementi di tutta la ripresa.

Il posto non è un luogo
Chi vuole dire tutto e di più te lo dichiara così: TI AMO GRATIS.
Composizioni dove la singola immagine non viene più usata/vissuta/fruita come singola finestra sulla realtà, ma si carica di senso nel relazionarsi con le altre immagini con cui è composta: dagli affioramenti dei muri all’emergere del nuovo senso compositivo della ragnatela di rimandi e relazioni con cui oggi percepiamo il mondo; dall’aver messo sullo stesso piano campo e controcampo, spezzando la direzionalità della visione

Cartoline dal passato
Dal passato arrivano delle cartoline impostate allora ed arrivate adesso: vedrai su un banchetto le banane a 70 lire come la libertà di se stessi in quell’anziano che dandogli noia l’ombrello se l’è appeso al collo della giacca.

Janus Janua Januae
Una tradizione vorrebbe che l’etimo Genova derivasse dal nome del dio latino Giano per cui ho immaginato, ho ricreato mille Giani con i genitori, le gemelle, l’amico che cambia se con o senza occhiali, il marito con la moglie, il padre col figlio, le sorelle, i personaggi famosi e no.
Si è scelto di fondere i soggetti con un intervento manuale, tangibile rifiutando così l’ approccio abusato del digitale con cui siamo bombardati quotidianamente.

Tra tutti i nomi
Esiste la perforazione della pellicola per trascinare i fotogrammi uno dopo l’altro, ho scelto di perforare anch’io la pellicola ma con un nome da ricordare perché non sia trascinato via.
Di tutta la storia vorrei ricordare quello di Carlo Giuliani Ragazzo affinché non succeda mai più - oggi più che mai è ora che impediamo al potere la violenza, perché se il potere è quello vero e giusto non ha bisogno di violenza.



GenovaFotografia è un progetto nato all’interno del Settore Musei del Comune di Genova per promuovere e diffondere la cultura fotografica, valorizzare il patrimonio diffuso sul territorio, migliorare la conoscenza della fotografia storica, offrire spazi e opportunità a fotografi, giovani o già affermati, attivi sul territorio ligure o legati a esso, facilitare contatti e creare reti tra operatori e istituzioni che a diverso titolo si occupano di fotografia.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
tel: +39 0102476351
fax: +39 0105572269
museopalazzorosso@comune.genova.it


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