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operaprima: Scott Treleaven
24 Settembre - 30 Ottobre 2010

operaprima: Scott Treleaven


Autori: Scott Treleaven

INFORMAZIONI:
vernissage: venerdì 24 settembre ore 18.30
dove: Ancona (AN)
presso: white.fish.tank: concept di sperimentazione, Via Luigi Albertini 9 (Zona Baraccola Sud)
orari: Dal 25 settembre al 30 ottobre. Giovedì e venerdì con orario 17.30 - 19.30, sabato con orario 11.00 - 13.00 o su appuntamento chiamando +39 345 317 9213
biglietti: ingresso libero

Dal 24 settembre al 30 ottobre 2010, il white.fish.tank ospita ad Ancona la prima personale italiana di Scott Treleaven (Toronto, 1972) che, per l'occasione, presenta la video installazione inedita Xtul. Inaugurazione venerdì 24 settembre dalle ore 18.30.

Prosegue la stagione espositiva del white.fish.tank con il secondo appuntamento della rassegna operaprima che, dopo Emulating Echo di Jürgen Ots, presenta Xtul un'installazione video dell'artista canadese Scott Treleaven.

Il collage, la fotografia, l'installazione e il film sono mezzi per esplorare il “marginale”, dove Treleaven esplicita il rifiuto di una definizione univoca dell'esistente. Come ama ribadire, attraverso il genere e la sessualità, ricerca l'annullamento delle differenze tra il sé e l'altro in un gioco costante tra identità e alterità. L'artista esplora infatti ciò che si nasconde sotto la superficie per raccogliere elementi con cui tesse fragili trame che rimandano a una stratificazione di significato. Un lavoro condotto attraverso sottili accostamenti inediti e raffinati che assumono le sembianze visionarie e poetiche di paesaggi sensoriali magici.

Xtul è l'elaborazione di un passaggio fra ambienti: si tratta di un'opera per certi versi mistica e nel contempo inquietante, dove la finitezza dell'essere diviene pretesto interpretativo dell'immaginario spirituale tradizionale. Where He Was Going, titolo tratto da un testo di William S. Burroughs, è proiettato verticalmente, simmetricamente secondo una successione asincrona. Si tratta di due video super8 di fuochi d'artificio che ruotano in direzioni opposte in un moto ipnotico: lentamente si esaurisce la loro luce per poi destarsi nuovamente. Differente è Last 7 Words, parzialmente ispirato alla fotografia di F. Holland Day, dove sospesa ed evanescente, l'immagine quasi spettrale dell'illusionista Genesis Breyer P-Orridge, si erge imponente dinanzi lo spettatore. Forte il contrasto tra la luce morente dei fuochi e il bagliore avvolgente che rivela quel volto fluttuante. Il suono è il reale tessuto connettivo fra i due interventi: ci induce a varcare ripetutamente quella soglia avvolta nell'oscurità.

Scott Treleaven nasce a Toronto nel 1972, vive e lavora a Parigi. Tra le mostre personali recenti più importanti si annoverano: Cimitero Drawings, Marc Selwyn Fine Art (Los Angeles); Your shadow at morning striding behind you, Or your shadow at evening rising to meet you, Kavi Gupta Gallery (Chicago); Silver Make-Up, The Breeder (Atene); Where He Was Going, John Connelly Presents (New York). Tra le collettive: Male, Maureen Paley (Londra); In Numbers: Serial Publications by Artists, X Initiative (New York); La Biennale de Montréal (Montréal).

PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
tel: +39 345 317 9213
info@whitefishtank.com


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