Autori: Erwin Blumenfeld, Sandor Bortnyk, Paul Citroën, Jean Crotti, Marcel Duchamp, Julius Evola, George Grosz, Raoul Hausmann, John Heartfield, Walter Helbig, Hannah Höch, Paul Joostens, Lajos Kassàk, Man Ray, Laszlo Moholy Nagy, Georges Ribemont-Dessaignes, Hans Richter, Christian Schad, Kurt Schwitters, Kate Steinitz, Stephan Themerson, Nanni Balestrini, Joseph Beuys, Monica Biancardi, Julien Blaine, Jean François Bory, George Brecht, Joan Brossa, John Cage, Ugo Carrega, Guglielmo Achille Cavellini, Giuseppe Chiari, Hans Clavin, Paul De Vree, Robert Filliou, John Furnival, Henry Flynt, Bernard Heidsieck, Innocente, Pierre Garnier, Ray Johnson, Jiri Kolar, Maurice Lemaître, George Maciunas, Ladislav Novak, Nam June Paik, Vettor Pisani, Roland Sabatier, Sarenco, Giovanni Sesia, Gianni Emilio Simonetti, Karel Trinkewitz, Ben Vautier, Emilio Villa, Emmett Williams
INFORMAZIONI:
dove: Pavia (PV)
presso: Castello Visconteo, Viale XI Febbraio, 35
orari: da martedì a venerdì: 10.00 – 19.00
giovedì: 10.00 – 22.00
sabato, domenica, festivi e 1/11, 8-9/12/2006: 10.00 – 20.00
La biglietteria chiude 45 min. prima della chiusura delle sale espositive
biglietti: Intero euro 9,00. Ridotto euro 6,00: over 65, 6 - 16. Speciale scuole euro 5,00: a studente. Speciale famiglie euro 6,00: per tutti i componenti di un nucleo famigliare con bambini fino a 12 anni. Gratuito: fino a 6 anni, accompagnatori di gruppi, scolaresche, accompagnatori di disabili, giornalisti con tesserino di riconoscimento. Ridotto speciale convenzionati euro 7,50: soci TCI, CTS, FAI, Club Skira, abbonati Fraschini di Pavia 2006, muniti di tessera. Prevendita on-line www.dadadashow.it nella sezione prevendita. Punti vendita Vivaticket/Ve.La info www.vivaticket.it
a cura di: Achille Bonito Oliva
DADADA. Dada e dadaismi del contemporaneo (1916 – 2006) è la grande mostra promossa dal Comune di Pavia, da Pavia Città Internazionale dei Saperi, prodotta e organizzata da Alef, per celebrare il 90° anniversario della nascita del Dadaismo, noto movimento svizzero che vide la luce al Cabaret Voltaire di Zurigo nel 1916.
Il mondo sta celebrando i novant’anni di Dadaismo con una grande mostra presentata al Centre Pompidou di Parigi nel 2005, e successivamente proposta in due tappe Oltreoceano, rispettivamente alla National Gallery di Washington e al MoMA di New York. Anche in Italia si celebra questo anniversario con la proposta di una nuova selezione di opere curata da Achille Bonito Oliva.
L’esposizione presenta oltre 250 opere realizzate dai maggiori esponenti del movimento Dada (Man Ray, Marcel Duchamp, Hans Richter, Kurt Schwitters, Paul Citroën, Jean Crotti, Raoul Hausmann, Hannah Höch) in grado di esplorare il movimento passato alle cronache del Novecento per aver rivoluzionato il linguaggio artistico con lavori dissacratori come la Gioconda con i baffi, l’Orinatoio, il Metronomo con l’occhio e altre ancora.
La mostra ripercorre storicamente alcuni incunaboli del Dadaismo per giungere a presentare i risultati più interessanti (e più vicini all’originario spirito Dada) delle neoavanguardie postbelliche.
Due sezioni, storicamente distinte, compongono il percorso espositivo: nella prima, DADADA si potranno esplorare le esperienze originali del movimento attraverso i lavori dei suoi fondatori; nella seconda, DADAISMI DEL CONTEMPORANEO, verrà analizzata l’influenza esercitata dal Dadaismo sui movimenti artistici e culturali che lo hanno seguito, da Fluxus, alla Poesia Visiva alla Video Arte, all’installazione e alla fotografia; una sezione speciale sarà dedicata alla presentazione dell’opera La platea dell’umanità, installazione di Sarenco esposta alla Biennale di Venezia nel 2001 e curata da Achille Bonito Oliva.
La mostra intende rispondere alla famosa domanda che Man Ray pose a se stesso e al mondo nel 1958: “Il Dadaismo è morto? Il Dadaismo è ancora vivo?” lasciando al movimento una porta aperta sul futuro per testimoniare esplicitamente la carica vitale e polemica del “Dada” come stile di vita e approccio mentale alla realtà.
La mostra propone dunque una lettura che dal Dadaismo storico conduce fino ai dadaismi del contemporaneo per comprendere il portato storico che quel movimento ha avuto sulle nuove avanguardie.
Inedita la presenza tra gli artisti “esposti” del principe Antonio de Curtis, in arte Totò. Sarà infatti Totomodo, video curato da Achille Bonito Oliva, un utile strumento per il pubblico per comprendere, attraverso la poetica di una delle più grandi maschere tragicomiche del cinema del Novecento, concetti, riflessioni e ironie dell’Arte e per coglierne gli aspetti più ludici e di pieno spirito dadaista.
Il movimento Dada nasce a Zurigo nel 1916 per merito del poeta performer Hugo Ball e della sua compagna, la ballerina Emmy Hennings. In quel momento il Cabaret Voltaire è frequentato da intellettuali, filosofi, poeti e politici di mezza Europa (l’esiliato Vlademir Lenin è un abituale frequentatore delle serate di 'poesia fonetica').
Dada si ricollega al Futurismo Italiano per quanto riguarda la sua carica avanguardistica aggressiva e dirompente, ma quasi subito oppone la pratica del ‘non senso' in arte contro la determinazione marinettiana di progettare e costruire il futuro dell'uomo-macchina. Nel 1920 il movimento Dada si scioglie con l’ultima grande mostra (la 'Dadamesse' di Berlino), ma lo spirito Dada permeerà di sé tutte le neoavanguardie nate dopo il 1945.
Nel 1946 Isidore Isou, fondando il Lettrismo, si ricollega decisamente all’esperienza zurigo-berlinese di Hugo Ball e di Raoul Hausmann. Dal furore teorico, e pratico di Isou nasceranno tutti i più importanti movimenti d'avanguardia postbellici: Cobra, l’Internazionale Situazionista, Fluxus, la Poesia Visiva.
La durata indicativa della visita è stimata in 90 minuti circa.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
tel: Call center vivaticket (a pagamento) 899 666 805