Foto di Giuseppe Caronna, Maria Luisa De Luca, Manuela Di Miceli, Viviana Gulino, Claudia Rubino, Emilio Sabatucci
INFORMAZIONI:
vernissage: 6 maggio 2011
dove: PALERMO (PA)
presso: Bartolo Chichi - Art & Photo Gallery, Via Vann'antò n. 16
orari: La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato dalle 9.45 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30.
biglietti: ingresso libero
a cura di: maria rita chichi e bartolo chichi
“L’arte del movimento” da Bartolo Chichi - Art & Photo Gallery è la collettiva fotografica elettrica, energica ed impetuosa. Una dialettica contraria tra essere e divenire, in questo ultimo concetto ci concentriamo e mostriamo il continuo mutamento dell’ambiente e dell’uomo.
“L’arte del movimento” è la collettiva che ci permette di comprendere come il nostro sistema visivo è particolarmente attratto dal movimento.
Sia nell’uomo sia negli animali questa sensibilità per il movimento è legata all’istinto di conservazione, in quanto permette di notare immediatamente un pericolo, un nemico o un cambiamento.
Da Bartolo Chichi - Art & Photo Gallery c’è la possibilità e l’ottimismo del cambiamento e dell’arte del movimento che ci altera e capovolge, sotto la legge inesorabile del tempo da una realtà monotona e costante ad una perpetuamente in movimento.
Spesso alla Sicilia e alla nostra terra è stata associata - per motivi che non stiamo qui ad elencare - alla sedentarietà, alla immobilità o alla capacità calma e statica dei suoi abitanti, con questa mostra vogliamo rendere l’idea contraria, ribaltando i pregiudizi e i vecchi tabù, mostrando l’altro lato della moneta, cioè l’infinita corsa della vita alla quale nessuno si può estromettere, in quanto umani e uomini di facoltà potenti ed eternamente diversi.
I nostri fotografi Giuseppe Caronna, Maria Luisa De Luca, Manuela Di Miceli, Viviana Gulino, Claudia Rubino ed Emilio Sabatucci, hanno cercato di riprodurre in immagini statiche la sensazione di movimento o di energia, che chiameremo dinamismo.
L’intuizione fugace del movimento laddove in realtà non esiste, esattamente come avviene per la percezione del tutto illusoria della profondità in un’immagine bidimensionale è stato l’esercizio con il quale i fotografi si sono confrontati, riuscendo a creare istantanee di forte impatto ritmico, brioso e animato.
L’esperienza comune ci insegna che quando un’automobile in corsa entra nel nostro campo visivo, cattura immediatamente la nostra attenzione e lo fa con una forza che non è paragonabile per intensità alle caratteristiche formali o coloristiche degli ambienti che ci circondano, con questa premessa la collettiva ci offre la qualità del movimento dei mezzi di trasporto più disparati, mostrandoci il traffico, il passaggio, lo sviluppo e la circolazione degli spostamenti.
Con queste premesse mettiamo in circolo la facoltà di cogliere nello spazio tutte le oscillazioni, le movenze, le corse, gli slanci che nella vita di tutti i giorni incontriamo e con i quali ci leghiamo a tratti o per lunghi momenti con ingegno e fantasia.
Umberto Boccioni collega simultaneità e dinamismo, dichiarando che: “il dinamismo è la solidificazione dell’impressione senza amputare l’oggetto o isolarlo dal solo elemento che lo nutre: la vita, cioè il moto”.
Dal “Manifesto tecnico della pittura futurista” trovo: “tutto si muove, tutto scorre, tutto volge rapido. Una figura non è mai stabile davanti a noi, ma appare e scompare incessantemente. per la persistenza dell’immagine nella retina, le cose in movimento si moltiplicano, si deformano, susseguendosi, come vibrazioni, nello spazio che percorrono”.
A questo caro concetto dei futuristi leghiamo il celebre aforisma di Eraclito, “Panta Rei”, ovvero la capacità di riconoscerci parte dell’ambiente, che incessantemente si evolve e di come noi stessi non siamo mai identici ad ogni istante che scorre, cambiamo continuamente, mettendo in atto le teorie del divenire.
Tutto scorre.
Maria Rita Chichi
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tel: 091 7828140
mariarita.chichi@libero.it