Foto di Roberto Salbitani
INFORMAZIONI:
vernissage: venerdi 4 maggio ore 18
dove: Bergamo (BG)
presso: Ex Ateneo Bergamo Alta, Piazza Duomo
orari: da mart a ven 14,30 – 19,00
sab e dom 9 - 12,30 - 14,30-19
biglietti: ingresso libero
a cura di: Luigi Vegini e AIDD
Venerdì 4 maggio alle ore 18, presso la sala espositiva dell'ex Ateneo di Bergamo ,
piazza Duomo (città Alta), inaugurazione della Mostra fotografica di Roberto Salbitani.
Per la prima volta Bergamo ospiterà le fotografie che Roberto Salbitani ha dedicato a Venezia, città in cui l'autore ha vissuto negli anni '70 e '80 e dove ha mosso i primi passi nella fotografia, fondando in seguito anche il Centro Fotografia Giudecca (1980-1985).
La Mostra , curata da Luigi Vegini , è organizzata da AIDD Associazione Italiana contro la Diffusione delle Droghe, che si occupa di prevenzione primaria del disagio giovanile e specificatamente di lotta all’alcolismo giovanile e al consumo di doga. Due immagini della mostra sono state stampate in un edizione speciale di 100 copie per raccogliere fondi a favore di AIDD.Il commento.
Ho rivisitato oggi negativi risalenti al periodo durante il quale ho viaggiato a Venezia, fino poi a risiedervi dal 1976 al 1985. Non avevo mai dato loro un assetto definitivo, in attesa che fosse una loro forma ad imporsi al momento giusto.
Lontano ora dalla città, ho cercato attraverso la memoria di ricostruire delle evocazioni sensibili di quei percorsi.
Venezia per me è, nella sua vera sostanza, una specie di iceberg terrestre circolare. La parte che emerge mostra nella sua evidenza lampante gli splendori del passato: residui di un’epoca che svanisce nelle nebbie del presente. Questa punta dell’iceberg l’ho percorsa come un viaggiatore consapevole del suo imminente sprofondare. Ma avendo vissuto molti anni in una delle parti “sommerse” dell’iceberg, alla Giudecca, ho udito il ghiaccio crepitare ed emettere urla nel frantumarsi. Giudecca, l’isola delle foche, come l’hanno denominata gli abitanti del centro storico: lì sono in via di estinzione “esquimesi” a cui hanno sottratto il pesce e che vanno lentamente ma inesorabilmente alla deriva.
Queste fotografie sono un primo tentativo di evocare la leggenda ed il dramma di Venezia su un fondale oscurato in cui la laguna ristagna pur nello splendore di vicende che sembrano non riguardarla.
Roberto Salbitani
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
tel: Per info 340 0500574-3356163609
l.vegini@sercar.it