Foto di Santo Eduardo Di Miceli
Benedetto Tarantino, Massimo Torcivia, Fabio Mollica, Emanuela Di Maggio,
Marta D’avenia, Irene Butticè, Flaminia Asta.
INFORMAZIONI:
dove: FAVARA (AG)
presso: FARM CULTURAL PARK FAVARA, Cortile Bentivegna, 92026 Favara
orari: tutto il giorno
biglietti: ingresso libero
a cura di: SANTO EDUARDO DI MICELI
Bbeddu veru
Favara, Farm Cultural Park – 7 cortili - Sabato 15 settembre 2012
Project room bbeddu veru dal 15 settembre al 18 novembre 2012
Mostra/Mercato bbeddu veru a partire delle 16,30
Presentazione del progetto bbeddu veru alle 19,30
In occasione di Farm reloaded 2.0 il 30 giugno 2012 è stato lanciato il progetto bbeddu veru di Santo Eduardo Di Miceli con il coinvolgimento di 7 giovani fotografi:
Benedetto Tarantino, Massimo Torcivia, Fabio Mollica, Emanuela Di Maggio,
Marta D’avenia, Irene Butticè, Flaminia Asta.
Il 16 agosto bbeddu veru ha partecipato all’evento Nuovimpressioni ad Alcamo e alla mostra Sicilia, Fotografia Contemporanea ampliando il numero dei fotografi da 7 a 15.
Dai primi fotografi selezionati si sono aggiunti:
Dario Bruno, Audrey Treccenere, Enrico Doria, Alessandro Tarantino,
Valeria Sarraino, Giorgia Genco, Eleonora Gugliotta, Sandro Bertola.
Si tratta di un gruppo aperto a nuove sollecitazioni e nuove partecipazioni.
Ora esponiamo il progetto Bbeddu veru a Farm Cultural Park ai 7 cortili e realizzeremo:
Una project room, la mostra/mercato nei cortili e la presentazione del progetto la sera nel giardino con la proiezione di alcuni video dei fotografi partecipanti al progetto.
Cos’è il progetto bbeddu veru:
Si tratta di un progetto che indaga la difficoltà, in Sicilia, di vendere fotografie (artistiche).
Dopo una riflessione abbiamo pensato che è giunto il momento, e che è opportuno a questo punto e in questo momento storico prenderci un po’ in giro, e organizzare una “vendita” con prezzi da “mercato”.
Sono esperienze già sperimentate all’estero che hanno una loro validità e che permettono ai giovani artisti di finanziare la realizzazione dei loro progetti “dal basso”.
Le opere sono realizzate in multipli e incollate su un forex; esposte e vendute su delle bancarel¬le nei “mercati dell’arte”.
Allora, ci siamo chiesti perché non organizzare un mercato vero e proprio?
E poiché non c’è niente di più rappresentativo della VUCCIRIA – mercato palermitano per eccellenza – è venuta fuori l’idea che è un incrocio tra il mercato dell’arte londinese e il souk di origine araba a cui noi siamo in SICILIA da sempre abituati.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
torciviamassimo@gmail.com