Foto di Robert Frank
INFORMAZIONI:
vernissage: 20 settembre 2008
dove: Cinisello Balsamo (MI)
presso: Museo di Fotografia Contemporanea, via Frova 10
orari: mart-dom 10-19; giov 10-23. Lunedì chiuso
biglietti: ingresso libero
a cura di: Ute Eskildsen
a cura di Ute Eskildsen
Museo di Fotografia Contemporanea
21 settembre – 28 dicembre 2008
Catalogo: Robert Frank. Paris, Steidl editore, Göttingen, 2008.
Inaugurazione: sabato 20 settembre
ore 17 presentazione della curatrice Ute Eskildsen
ore 18 inaugurazione della mostra
Il Museo di Fotografia Contemporanea presenta 80 opere, la gran parte inedite, di Robert Frank, uno dei padri della fotografia contemporanea, realizzate a Parigi tra il 1949 e il 1952, negli anni immediatamente successivi al suo trasferimento negli Stati Uniti, avvenuto nel 1947. Si tratta di fotografie che vengono presentate per la prima volta al pubblico, raccolte in una mostra itinerante promossa dal Folkwang Museum di Essen e che, dopo il Museo di Fotografia Contemporanea, farà tappa nelle prestigiosi sedi del Jeu de Paume di Parigi e del Nederlands Fotomuseum di Rotterdam.
Molte delle fotografie prodotte da Robert Frank durante i suoi soggiorni parigini sono oggi famose in tutto il mondo e appartengono ad un solido repertorio della storia della fotografia. Le opere in mostra sono state scelte dall’autore stesso insieme alla curatrice Ute Eskildsen.
Nella maggior parte delle immagini in mostra la strada è il tema centrale. Indubbiamente Frank si muove a proprio agio nella tradizione novecentesca dei flaneur che si aggirano scrutando strade e piazze delle grandi città. Le fotografie dei boulevard, dei parchi e dei venditori ambulanti ricordano le famose immagini di Parigi di Eugene Atget (1857-1927), che fissavano fin dai primi del secolo scorso, con uno sguardo strutturato, sia lo spirito della metropoli parigina che le presenze architettoniche e paesaggistiche.
Frank scorge le persone nelle vie di Parigi in momenti difficili: assenti, in piedi, in mezzo al trambusto o seduti in metropolitana, accasciati su una panchina del parco, immobili, o persino sdraiati, arrotolati su se stessi, su un prato. Le situazioni evidentemente casuali, diventano quasi intime nell’attimo fotografico. Frank sceglie diversi punti di vista: oltre alle prospettive a volo d’uccello, le sue fotografie di strada mostrano sempre angoli molto profondi o sguardi sopra le spalle dei passante, che fanno sentire fortemente la presenza del fotografo e al tempo stesso pongono l’osservatore al centro dell’immagine.
Nell’intervista con Ute Eskildsen raccolta nel catalogo della mostra, Frank racconta che il lavoro in America lo ha reso più “duro”. Tornato in Europa, a Parigi sente l’atmosfera del “vecchio mondo“ in modo particolarmente intenso.
Le immagini non sottostanno a un cliché romantico, ma attraverso soggetti contrastanti mettono a confronto impressioni molto diverse. I ritratti di Parigi di Frank appaiono come una narrazione visiva - non sotto forma di racconto, ma come una serie di immagini momentanee, che invitano ad osservare con maggiore attenzione. “Quando le persone guardano le mie foto, voglio che provino la sensazione che si ha quando si legge una riga di una poesia una seconda volta”, commenta così il fotografo il suo punto di vista nel 1951.
Uno degli obiettivi più importanti del lavoro fotografico di Frank è quello di far diventare ciò che è visibile anche percepibile. Nelle foto spesso vi è traccia della malinconia della quotidianità e della banalità. Frank coglie appieno la caducità del “vecchio mondo“.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
tel: 02.6605661
fax: 02.6181201
info@museofotografiacontemporanea.org